Clck per allargare |
31/07/2024 - Percorrenza giornaliera: 22 km - Percorrenza totale: 197 km
Loris ci ha fatto trovare in cucina una colazione deliziosa, arricchita da soffici bomboloni. Il caffè, poi, ci ha fornito la carica perfetta per affrontare la giornata con rinnovata energia. Silvia è così emozionata che apre la giornata con una caduta dalle scale. Finora siamo riusciti a non farci del male mentre siamo in cammino, e lei riesce ad ammaccarsi tutta in una situazione tranquilla!
È ancora buio quando lasciamo il nostro castello, ma il paese è già in fermento. Pare che alle cinque del mattino sia obbligatorio far sapere a tutti di essere svegli. Un ragazzo, al volante di un'auto smarmittata, accelera senza sosta sotto casa di qualcuno, mentre alcuni netturbini, con un macchinario dal suono assordante, stanno pulendo la strada. Comprendo l'esigenza dei netturbini, ma quel ragazzo?
Iniziamo la nostra discesa verso la pianura. Per gran parte della mattinata seguiremo una pista ciclabile realizzata lungo un vecchio tracciato ferroviario dismesso, la breve tratta Archi-Atessa. Che dire: la discesa è fresca e piacevole, e la Maiella è sempre più vicina. Piuttosto che affrontarla direttamente, la stiamo aggirando; il passaggio verso l'altro versante avverrà in un punto in cui i rilievi della Maiella e del Gran Sasso permettono di attraversare a una quota relativamente bassa. I pastori di un tempo sapevano davvero il fatto loro!
Giunti in pianura, cerchiamo di evitare la strada principale. Prima ci avventuriamo attraverso i campi, poi tentiamo di seguire un tratto della ferrovia ancora non rimesso a posto. Tuttavia, un mare di piante ci blocca, costringendoci a tornare indietro e cercare un’alternativa.
Fortunatamente, con una piccola deviazione, troviamo un altro tratto della ciclabile e riprendiamo il cammino con slancio. Purtroppo, la pista corre parallela alla strada, e il rumore del traffico è costante.
Anche nel caso della tappa odierna, il tracciato esatto del tratturo risulta sconosciuto, per cui il percorso è stato costruito sulla base di ipotesi. Tuttavia, il fatto che ad un certo punto incrociamo "Via del Tratturo" qualcosa vorrà dire!
Per attraversare il Fiume Sangro siamo costretti a una deviazione stradale. Prima una piccola stradina, poi un tratto sterrato ci conducono al ponte: per un po’ saremo obbligati a percorrere una strada trafficata e non vediamo l'ora che finisca.
Finalmente, ci liberiamo del traffico e risaliamo una collina circondata da vigne. L'umore si risolleva immediatamente. Elena mette della musica sul suo cellulare, e cantiamo insieme mentre procediamo.
L'ultimo tratto, nonostante sia su strada asfaltata, non intacca il nostro buonumore: la salita è dolce e il caldo ancora sopportabile. Quasi senza accorgercene, arriviamo a Castel Frentano.
E qui ci aspetta una sorpresa. All'insaputa di Silvia, suo marito Paolo ci raggiunge per unirsi a noi nelle prossime due tappe. Domani il gruppo si arricchirà di un nuovo compagno di cammino!
Traccia del giorno