Da San Severo a Serracapriola

3 - Da San Severo a Serracapriola

Clck per allargare

25/07/2024 - Percorrenza giornaliera: 26 km - Percorrenza totale: 71 km

La tappa di oggi per Serracapriola (o Serracamoscia, come la chiama Silvia!) si preannuncia piuttosto lunga. Silvia trova un modo per accorciarla leggermente, approfittando del braccio secondario Nunziatella - Stignano, ma ci aspettano comunque circa 26 km. Per questo motivo, anticipiamo la sveglia alle 4:00. Il B&B dove abbiamo pernottato è spettacolare e dispone di una cucina ben attrezzata, per cui facciamo colazione con i prodotti acquistati il giorno prima.

Nonostante l’orario, la città è molto viva. In periferia stanno allestendo il mercato e poco più avanti c'è un mercatino dell'usato con oggetti curiosi e strani, alcuni dei quali è difficile persino identificare!

Una comoda stradina in discesa ci guida verso il braccio Nunziatella - Stignano. Da questo punto in poi, ci aspettano alcuni chilometri su una strada a una corsia, dove tratti di sterrato si alternano a tratti di asfalto. Il fresco del mattino stimola la conversazione. Lungo il percorso troviamo degli adesivi bianchi e rossi che indicano il "Cammino della pace": chissà dove andrà. In ogni caso è bello vedere come dei nuovi cammini compaiano sempre più frequentemente.

Dopo un paio di chilometri, raggiungiamo il Tratturo Magno, ben conservato in uno dei pochi tratti rimasti intatti. Solo la stradina che stiamo percorrendo è percorribile, mentre il resto è composto da terreni privati. Tuttavia, la lunga striscia del tratturo è chiaramente visibile nelle immagini satellitari. A conferma che siamo nel posto giusto, in mezzo a un campo c’è un cippo tratturale originale con le consuete lettere T.R. che indicano il Tratturo Regio: purtroppo, sarà l’unico che incontreremo.

Per passare il tempo, Elena propone alcuni giochi da fare mentre camminiamo. Dopo un po' di lamentele da parte mia, mi lascio coinvolgere nella competizione.

Alle 8:30 il caldo comincia a farsi sentire e sono già passate tre ore dalla partenza. Ci fermiamo all’ombra di un casotto per una breve pausa: sappiamo che le temperature continueranno a salire e l’arrivo è ancora lontano.

Arriva il momento di lasciare l’altopiano e scendere verso la valle del Fortore. La stradina che avevo segnato non è più percorribile con le macchine a causa di una frana, ma a piedi o in bicicletta, nonostante la vegetazione che ha iniziato a invaderla, è ancora praticabile.

Ai piedi della lunga discesa, ci aspetta una sterrata che ci conduce fino al Santuario della Madonna del Ponte e ricompaiono i segni del "Cammino della pace". Il santuario è situato nel punto in cui l’esercito del Papa Leone IX si scontrò con quello Normanno (perdendo). Nei dintorni si trovava una taverna tratturale (di cui abbiamo scoperto l’esistenza solo successivamente) con una pandetta che indicava il tariffario per l'attraversamento del Fortore: i locati (ovvero i pastori transumanti), i preti e le meretrici erano esentati. Forti di questa informazione, attraversiamo il ponte senza pagare!

Dopo il ponte, ci aspetta la SS16ter fino a Serracapriola. Per quanto possibile, evitiamo la strada principale percorrendo passaggi tra i campi. Un’ultima salita, resa particolarmente faticosa dal caldo, e finalmente conquistiamo il bar del paese!

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