Da Onna a L'Aquila

16 - Da Onna a L'Aquila

Clck per allargare

07/08/2024 - Percorrenza giornaliera: 8 km - Percorrenza totale: 314 km

La tappa di Onna è stata fortemente voluta. Era essenziale vedere in che condizioni si trovasse questo paese, devastato dal terremoto. Inoltre, Onna dista solo 7 km dall’Aquila, il che ci permette di concludere con un’ultima tappa breve, arrivando in città di prima mattina.

Partiamo accompagnati da una calma a cui non siamo abituati. Il sole è già sorto, facciamo colazione in appartamento e ci incamminiamo per esplorare il paese. La sensazione è identica a quella della sera precedente: a parte i lavoratori impegnati nella ricostruzione, siamo soli. È impressionante vedere questo borgo risorto dalle macerie, ma completamente vuoto, senza anima viva per le strade.

Lasciamo Onna e ci dirigiamo verso il tratturo. Questa volta il percorso è chiaro: una piccola carrareccia che costeggia la ferrovia. Procediamo lentamente, chiacchierando del più e del meno. È l’ultimo giorno, la nostra meta è vicina e non c’è fretta. C’è una sensazione di languore, tipica di quando si è sul punto di concludere qualcosa di importante. Mi chiedo cosa diranno domani i miei piedi, ormai abituati al movimento, quando dovrò fermarli.

Durante il cammino, notiamo che molti dei passaggi a livello, che un tempo permettevano di attraversare la ferrovia, sono stati eliminati, probabilmente per ragioni economiche. Alcuni sono stati sostituiti da sottopassi pedonali, ma la cosa non ci preoccupa: il nostro percorso prosegue lungo lo sterrato.

Dopo un po’, la strada si allarga e diventa asfaltata, ma sembra non condurre da nessuna parte. Nessuna macchina passa. È come se avessero iniziato a costruire qualcosa senza mai completarla. Continuiamo, e la strada torna di nuovo a essere sterrata.

Troviamo altri passaggi a livello chiusi, ma continuiamo a non farci caso, convinti che l’ultimo sarà ancora in funzione e ci permetterà di attraversare la ferrovia e raggiungere la SS17. Invece no: anche l’ultimo passaggio a livello è stato chiuso, e nessun sottopassaggio è in vista. Il tratturo è ben segnato in questa prima parte, la sua presenza è nota, quindi viene da chiedersi come sia possibile che gli amministratori abbiano chiuso un accesso così cruciale.

Siamo costretti a una deviazione spiacevole, lunga e trafficata, sulla SR5bis. Non tutto va sempre come previsto, ma un po’ più di attenzione non avrebbe guastato.

Alla fine, riusciamo ad attraversare la ferrovia e raggiungiamo la SS17, che percorriamo... fino a un bar! Durante il cammino cercavo senza successo di scorgere le prime case dell'Aquila. Seduto comodamente al tavolino, controllo il GPS per capire quanto manca e rimango sorpreso: siamo praticamente ai piedi della basilica di Collemaggio! Alzo lo sguardo e, come conferma, vedo il retro della basilica. Siamo arrivati senza nemmeno accorgercene.

Ci prepariamo per affrontare l'ultima salita. A metà strada troviamo un orto botanico e decidiamo di attraversarlo, per evitare l’asfalto. Tuttavia, una volta finita la salita, ci accorgiamo che l'uscita posteriore è chiusa. Qualcun altro deve aver vissuto la nostra stessa disavventura, perché la rete è stata sollevata vicino al cancello. Facciamo lo stesso, strisciamo sotto e, finalmente, raggiungiamo la Basilica di Collemaggio.

Avvicinandoci, incrociamo per prima la Porta Santa, istituita da Papa Celestino V, il Papa del Gran Rifiuto. Ormai manca davvero poco. Facciamo le foto di rito, quasi a voler ritardare la fine del viaggio, ma alla fine attraversiamo la porta principale ed entriamo nella Basilica, che ci accoglie con la sua semplicità. Ci guardiamo intorno, soddisfatti: abbiamo raggiunto la nostra meta, un obiettivo che all’inizio sembrava lontanissimo, ma che, passo dopo passo, abbiamo conquistato.

Inutile dire che fino all'ultimo abbiamo continuato a trovare, di tanto in tanto, le indicazioni del "Cammino della pace". Al rientro ho dovuto per forza venire a capo del mistero e una ricerca veloce su Internet mi ha permesso di scoprire che si tratta di un cammino di 500 km che va da L'Aquila a Monte Sant'angelo in Puglia e che, chi lo ha realizzato, ha cercato di sfruttare al massimo i tratturi. Ecco spiegato perché continuavamo a intersecarne il percorso! Per chi fosse interessato lascio il link alla loro pagina web

https://ilcamminodellapace.it

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