Click per allargare |
10 Agosto 2018 - La preparazione della tappa odierna ha rappresentato un vero rebus e molte sono le incognite del percorso. Il tracciato del tratturo è piuttosto evidente fino al paese di Vandra, sull'omonimo torrente. Da lì in poi tutto diventa più vago. Guardando le immagini satellitari si ha l'impressione che la SS17, che fino a quel punto ha seguito il tratturo, se ne discosti abbastanza. Purtroppo però non sembra che sul tratturo siano tracciati dei sentieri par cui, per evitare l'asfalto, ho dovuto cercare alternative. Sempre dai rilievi satellitari pare che vi sia una carrareccia non segnalata da OpenStreetMap che passa sulle colline a Nord del tratturo. E' un azzardo, perché se trovassi il passaggio sbarrato questa volta dovrei allungare il percorso di tantissimi chilometri. Tuttavia non ho voglia di camminare su strada quindi... speriamo bene.
Al momento di uscire di casa non trovo il cappello: devo averlo lasciato in pizzeria la sera prima. Visto che sarà una giornata di sole e che non dispongo di una folta chioma, potrebbe essere un problema serio. Sono furibondo per la mia distrazione, ma c'è poco da fare, devo mettermi in cammino lo stesso. Apro il portone dell'appartamento e... sorpresa: qualcuno ha infilato nella maniglia l'agoniato copricapo. Fa sempre piacere scoprire che esistono persone cortesi e interpreto la cosa come un segno di buon auspicio per la giornata che viene.
Il percorso fino a Vandra rispetta in pieno le aspettative: un susseguirsi di tratti su quanto rimane del tratturo, intervallati da tratti su strada quando questi non è percorribile. In paese, una volta tanto, trovo una fonte per fare rifornimento idrico. Quest'anno molto spesso ho potuto fare conto solo sull'acqua caricata al mattino.
E' il momento di lanciarsi all'avventura, per cui parto alla ricerca del guado sul torrente Vandra che mi consentirà di accedere alla carrareccia che ho individuato dalle fotografie satellitari. Nei pressi del presunto guado c'è una casa ed un uomo che sta facendo dei lavori di giardinaggio.
- Buongiorno, mi sa dare indicazioni per il guado?
- Guado? Non mi risulta che ci sia un guado da queste parti!
Memore di passate esperienze non insisto e proseguo... per 20 metri. Sì, perché 20 metri dopo incrocio la carrareccia che porta proprio al guado. Viene spontaneo chiedermi se sia mai uscito di casa...
Il tratturo come mi piacerebbe fossePenso che il percorso individuato sia il migliore possibile, visto che permette di evitare molti chilometri di asfalto della SS17. Dopo il torrente Vandra, in realtà, sarbbe possibile seguire il tracciato originale del tratturo, se qualche ente pubblico vi aprisse un sentiero. |
Le pioggie dei giorni precedenti non mi consentono di attraversare il torrente Vandra a piedi asciutti: poco male, visto il caldo un po' di fresco non guasta. Subito dopo il guado alzo gli occhi e vedo la casa che ho appena passato. Viene spontaneo chiedersi se si sia mai affacciato dalle finestre! C'è poco da fare: le zone che meno conosciamo sono sempre quelle intorno alle nostre abitazioni.
E' arrivato il momento di scoprire se il percorso che ho tracciato è effettivamente percorribile. Le cose vanno per il meglio. La carrareccia è poco usata ma è aperta, per cui mi ricongiungo con il tratturo dopo alcuni chilometri, all'altezza del valico del Macerone dove trovo un monumento che commemora l'omonima battaglia tenutasi nel 1860.
Comincia la lunga discesa verso Isernia, dapprima sullo sterrato che segue il percorso dell'antico tratturo, poi sull'asfalto della SS17 che lo ha coperto. Dato il caldo camminare sull'asfalto non è piacevole ma, visto che è l'ora di pranzo, il traffico è pressoché inesistente.
Il cammino di oggi non ha presentato intoppi, per cui sono arrivato presto e posso girovagare per la città di Isernia per l'intero pomeriggio. Non c'ero mai stato prima e devo ammettere che è stata una piacevole sorpresa.
Traccia del giorno