Da Pietrabbondante a Salcito

8 - Da Pietrabbondante a Salcito

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9 Agosto 2019 - Sono a conoscenza del fatto che la giornata sarà calda e che il percorso presenta molte incertezze, per cui mi alzo di buon mattino per mettermi in marcia con il fresco. Tutto sommato la tappa è breve, per cui dovrei terminarla in scioltezza... illuso!

La partenza da Pietrabbondante è su una comoda discesa che in breve diventa una comoda carrareccia. La stradina passa a fianco all'unico esempio esistente di teatro Sannitico. Inutile dire che, vista l'ora, non è possibile accedere al sito archeologico, tuttavia riesco a rubare qualche immagine attraverso la recinzione che lo circonda. E' decisamente bello e ben tenuto: mi riprometto di tornare a visitarlo in futuro, da turista.

Riprendo la discesa che mi porterà sul tratturo. E' una strada asfaltata per nulla trafficata. Dopo 4 km sono finalmente sul tratturo che, pur essendo ingombro per l'erba, è transitabile senza troppe difficoltà: i temuti rovi sono totalmente assenti. In realtà sto trascurando un aspetto importante: a causa dell'erba alta il passo rallenta e perdo i vantaggi del camminare al fresco. Oggi poi si annuncia un giorno con temperature altissime. Alle 8:00 raggiungo l'unica fonte della giornata e il caldo è già tale che per rinfrescarmi infilo la testa sotto il rubinetto!

Un signore è lì vicino, seduto a prendere il "fresco" del mattino. Si dice dispiaciuto che il tratturo sia lasciato in quelle condizioni e io non posso che dirmi d'accordo con lui.

Mi rimetto in marcia con l'afa che continua a crescere. Il tratturo ora è davvero ingombro per la vetetazione. Riesco comunque ad andare aventi grazie alle cesoie, ma la fatica è veramente tanta nonostante mi stia muovendo in discesa. Quando finalmente mi ricongiungo alla strada sono spossato: ho perso mezz'ora per coprire mezzo chilometro! Approfitto di un tratto di asfalto che mi consente di recuperare parte del tempo perso.

Superata la SSXX riprendo il tratturo. Non c'è una carrareccia da seguire, ma un ampio prato con l'erba alta: il passo rallenta di nuovo. Raggiungo la fine della discesa che sono le 10:00 e ho percorso appena 8,5 km: stramazzo letteralmete sotto l'unico albero della zona dove resto per una buona mezz'ora sapendo che, passato il fiume Trigno ed il torrente Vella, mi aspetta una salita piuttosto ripida.

Il caldo si è fatto infernale e le soste sotto le rare piante si fanno sempre più frequenti. Si noti che ho parlato di piante, visto che il più delle volte sono cespugli. Alle 15:00 sono in cima alla rampa e il contachilometri segna appena 13 km. La traccia che avevo preparato per la giornata indica che potrei provare ancora a fare dei tratti di sterrato, ma preferisco stare sulla strada per accelerare i tempi.

Un ultimo strappo mi porta a Villa Lalli, l'alloggio per questa sera, che incredibilmente si trova proprio a ridosso del tratturo. Trovo ad aspettarmi Arturo che mi informa che per tutta la giornata la temperatura si è mantenuta abbondantemente sopra i 40°. Sono le 16:00 e in quasi 12 ore ho percorso appena 15 km! Sono tuttavia orgoglioso di aver chiuso vittoriosamente la tappa nonostante l'assenza di alberi e facendomi bastare la scorte di acqua fino all'arrivo: stanco sì, ma non assetato. O meglio... assetato il giusto, ma le scorte di liquidi che Arturo e Rossella mi hanno fatto trovare in casa sono più che sufficienti per rimettermi in forma.

A sera Arturo mi accompagna in macchina presso l'unica pizzeria di Salcito, il paese più vicino. Per me è il momento di fare il punto della situazione. Il meteo prevede altri tre giorni con la stessa temperatura e la tappa successiva è decisamente più dura di quella odierna, sia per lunghezza che per dislivello. Con grande dispiacere decido di interrompere questa nuova transumanza: il tratturo Celano - Foggia mi ha rifiutato per la seconda volta. Riflettendo sulla giornata mi rendo però conto che l'unica difficoltà vera incontrata è stato il caldo. Con temperature diverse sarebbe stata una piacevole passeggiata: peccato!

Mi risollevo pensando ai giorni passati in cammino. Le alternative introdotte nelle varie tappe al percorso del 2013 si sono rivelate valide e sicuramente saranno utili ad altri camminatori. Tutto sommato anche questo cammino si conclude con un bilancio positivo.

Il giorno dopo, visto che Salcito non è ben collegato con i mezzi pubblici, Rossella si offre gentilmente di accompagnarmi a Isernia per prendere un autobus. Mi accorgo che cerca di tirami su il morale: devo proprio aver stampata in faccia la delusione che sto provando... ma non finisce qui, tornerò!

 

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