Da Furci ad Atessa

8 - Da Furci ad Atessa

Clck per allargare

30/07/2024 - Percorrenza giornaliera: 22 km - Percorrenza totale: 175 km

La tappa odierna è lunga e potrebbe nascondere delle insidie, per questo la sveglia suona alle 4:00. Tuttavia, le preoccupazioni si rivelano infondate: la giornata scorre meglio del previsto, accompagnata da una piacevole brezza che ci sostiene durante tutto il tragitto, mentre gli ostacoli temuti si dissolvono in un nulla di fatto.

Anche oggi assistiamo al sorgere del sole mentre siamo già in cammino. All'orizzonte, la sagoma della Maiella si fa sempre più vicina e oggi la distinguiamo chiaramente.

Scendiamo verso il tratturo percorrendo strade secondarie, fino a raggiungerlo nei pressi del ponte sul fiume Sinello. Da lì inizia una salita che si sviluppa prima su sterrato, tra i campi, e poi prosegue su asfalto. Anche se non ne abbiamo la certezza, è probabile che ci troviamo sull'antico tracciato del tratturo.

Superata la metà della tappa, dal giardino di una casa ci arriva una proposta inaspettata: un caffè. Come rifiutare? Il proprietario, Carlo Felice, ci accoglie con grande ospitalità. Scopriamo che si è trasferito da Genova trent'anni fa, in cerca di tranquillità. Con entusiasmo, ci racconta delle sue passioni, in particolare per gli infusi a base di erbe: la sua cucina è un tripudio di barattoli pieni di preparati naturali, rimedi per ogni sorta di malanno. Mentre conversiamo, uno dei suoi gatti si affeziona allo zaino di Silvia e inizia a giocarci divertito.

Al momento dei saluti, anche il cane di Carlo Felice ci regala un ultimo momento di allegria. Si presenta con una pietra in bocca, desideroso di giocare. Inizio io a lanciarla, e lui, felice, la riporta… ad Elena. Nuovo lancio, e stavolta la consegna va a Silvia. Il cane distribuisce le sue attenzioni con equità, cercando l'amicizia di tutti.

Lasciamo Carlo Felice e, insieme a lui, anche il tratturo: deviamo verso Atessa. A soli due chilometri dal paese, troviamo un bar e decidiamo di sostenere l’economia locale con una birra. Anche qui attiriamo la curiosità degli avventori: tutti vogliono sapere del nostro viaggio. La meta, L’Aquila, sembra loro lontanissima, ma è l’inizio a Foggia che suscita ancor più stupore.

La sistemazione ad Atessa merita una menzione speciale: ho prenotato un B&B ricavato all’interno del castello del paese, per offrire alle mie compagne di viaggio un'esperienza unica. Il gestore, Loris, è un giovane e simpatico padrone di casa, e la struttura si dimostra all'altezza delle aspettative. C’è solo un piccolo intoppo: manca il timbro! Panico tra noi "transumanti", come fare?

Dopo un po' di riposo, ci concediamo un giro per Atessa, che all’unanimità eleggiamo come il più bel paese incontrato finora. Mentre esploriamo il centro storico, ci avvicina l'Assessora alla Cultura, invitandoci alla presentazione di un libro. Colta l’occasione, con un po' di sfacciataggine, le chiediamo chi potrebbe avere un timbro in paese. Lei non si fa pregare e ci fa portare direttamente il timbro del comune. Sulla nostra credenziale, alla voce “Atessa”, compare ora un autentico timbro istituzionale!

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